Le sarde a beccafico son un piatto tipico della cucina siciliana e sono servite sia come antipasto che come secondo piatto.
Quella che vi presentiamo è la versione palermitana, dove le sarde diventano degli sfiziosi involtini con un ripieno agrodolce realizzato con uvetta passolina (un tipo di uva passa che si trova in molte ricette Siciliane), pinoli e pangrattato.
Ingredienti simili si trovano anche nella Pasta con le sarde e nella Pasta c'anciova.
Una ricetta davvero saporita che appartiene alla tradizione popolare ma, che oggi viene preparata anche nelle occasioni speciali, spesso servita come ricco antipasto.
A rendere iconico questo secondo piatto (o antipasto) è anche la sua origine.
Cosa significa "beccafico"? Il beccafico è un uccellino molto ghiotto di fichi, di cui i nobili siciliani dell'800 apprezzavamo particolarmente le carni.
La ricetta è nata come imitazione dei "beccafichi ripieni", piatto aristocratico in cui si farcivano gli uccelli con le loro interiora dove, per renderla popolare, si sostituì la carne con il pesce - le sarde erano disponibili in quantità - farcito con ingredienti facilmente reperibili come uvetta, pangrattato e pinoli.
Le codine delle sarde che restano visibili nell'involtino richiamano quelle dell'uccelletto.
Le sarde a beccafico sono una ricetta facile, perfetta per una cena tra amici o un pranzo in famiglia.
INGREDIENTI
- 800 g di sarde
- 150 g di pangrattato
- 1 cucchiaino di zucchero
- 60 g di passolina (o uva passa)
- 60 g di pinoli
- 1 mazzetto di prezzemolo
- il succo di un'arancia
- sale
- pepe
- olio extravergine d'oliva Bio CALUA
- foglie di alloro
COME PREPARARE LE SARDE A BECCAFICO
1) Il primo passaggio fondamentale per la realizzazione di questo piatto consiste nel preparare le sarde: queste devono essere prima lavate e successivamente private della testa e delle interiora. Apriamo a metà le sarde, eliminiamo la lisca interna e lasciamole riposare su un tagliere mentre ci occupiamo degli altri ingredienti.
2) In una padella tostate il pangrattato con l'olio extravergine di oliva Calua e un pizzico di sale: nel farlo, mescolate sempre, o il pangrattato rischia di attaccarsi alla padella.
3) Trasferite il pangrattato in una ciotola capiente e aggiungete il cucchiaino di zucchero, l'uvetta precedentemente fatta ammollare in acqua tiepida per 30 minuti, i pinoli, il prezzemolo tritato e del pepe a piacere. Mescolate bene il tutto. Se il composto dovesse risultare slegato, aggiungete un po' di acqua.
4) A questo punto farcite le sarde: mettete una noce di ripieno alla base dalla sarda, dalla parte dove c'era la testa e arrotolatelo, lasciando in vista la codina. Man mano che realizzate gli "involtini" disponeteli in una pirofila da forno. Procedete fino a esaurimento delle sarde.
5) Alternate gli involtini di sarde con delle foglie d'alloro (se sono troppo grandi tagliatele a metà), inserite tra una fila e l'altra. Versate il succo d'arancia e completate con un giro d'olio biologico Calua. Se vi è avanzato del ripieno potete cospargerlo sulla superficie.
6) Infornate a 180° per 15-20 minuti.
Togliete dal forno: le sarde a beccafico sono pronte per essere servite.